Gli
appalti pubblici rappresentano circa il 16% del PIL nazionale. Se
questa spesa fosse condotta in maniera socialmente ed ambientalmente
responsabile, l’impatto sarebbe enorme. Purtroppo la consapevolezza di
questo è decisamente carente. Il Green Public Procurement
(GPP), consiste nella possibilità di inserire criteri di qualificazione
ambientale nelle ordinarie procedure di acquisto di beni e servizi
delle Pubbliche Amministrazioni. Gli acquisti verdi sono un campo che
ha possibilità di crescita enormi. Pensate alla quantità di carta che
si usa negli uffici pubblici, all’energia elettrica, al riscaldamento:
quanti sprechi. E pensate se per fare le stesse cose venissero
utilizzati carta ecologica, lampade alogene,
o caldaie ad alta efficienza. Un guadagno per tutti, anche per le
nostre tasche. Dal punto di vista politico, le pubbliche
amministrazioni potrebbero finalmente fare delle azioni coerenti con
quanto sbandierato in molte campagne elettorali. Dal punto di vista
economico, le imprese operanti nei settori ambientalmente e socialmente
responsabili riceverebbero un impulso altrimenti impensabile, con i
conseguenti (virtuosi) effetti a catena. Dal punto di vista
socio-ambientale, ne guadagnerebbe l’ambiente, la qualità della vita,
la sicurezza, e la società nel suo insieme. È in quest’ottica che la
Provincia di Torino ha avviato nel 2003 il progetto APE
(Acquisti Pubblici Ecologici) con l’obiettivo di supportare la
definizione e l’integrazione di criteri ambientali nelle procedure di
acquisto di prodotti e servizi. La Provincia di Torino ha ottenuto così
un certificato da Procura+,
l’iniziativa dell’ICLEI (Coordinamento europeo degli Enti Locali per la
sostenibilità) che incentiva gli Enti Pubblici che vogliano iniziare un
percorso di Green Public Procurement.
appalti pubblici rappresentano circa il 16% del PIL nazionale. Se
questa spesa fosse condotta in maniera socialmente ed ambientalmente
responsabile, l’impatto sarebbe enorme. Purtroppo la consapevolezza di
questo è decisamente carente. Il Green Public Procurement
(GPP), consiste nella possibilità di inserire criteri di qualificazione
ambientale nelle ordinarie procedure di acquisto di beni e servizi
delle Pubbliche Amministrazioni. Gli acquisti verdi sono un campo che
ha possibilità di crescita enormi. Pensate alla quantità di carta che
si usa negli uffici pubblici, all’energia elettrica, al riscaldamento:
quanti sprechi. E pensate se per fare le stesse cose venissero
utilizzati carta ecologica, lampade alogene,
o caldaie ad alta efficienza. Un guadagno per tutti, anche per le
nostre tasche. Dal punto di vista politico, le pubbliche
amministrazioni potrebbero finalmente fare delle azioni coerenti con
quanto sbandierato in molte campagne elettorali. Dal punto di vista
economico, le imprese operanti nei settori ambientalmente e socialmente
responsabili riceverebbero un impulso altrimenti impensabile, con i
conseguenti (virtuosi) effetti a catena. Dal punto di vista
socio-ambientale, ne guadagnerebbe l’ambiente, la qualità della vita,
la sicurezza, e la società nel suo insieme. È in quest’ottica che la
Provincia di Torino ha avviato nel 2003 il progetto APE
(Acquisti Pubblici Ecologici) con l’obiettivo di supportare la
definizione e l’integrazione di criteri ambientali nelle procedure di
acquisto di prodotti e servizi. La Provincia di Torino ha ottenuto così
un certificato da Procura+,
l’iniziativa dell’ICLEI (Coordinamento europeo degli Enti Locali per la
sostenibilità) che incentiva gli Enti Pubblici che vogliano iniziare un
percorso di Green Public Procurement.